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Continua l’impegno di Google finalizzato ad una migliore comprensione delle informazioni all’interno delle pagine web. Questa volta grazie all’integrazione dei dati strutturati all’interno dei siti internet ripensando l’area FAQ all’interno delle pagine.
Il 3 dicembre scorso, tramite un post pubblicato sul blog ufficiale dei Webmaster, Google ha comunicato di reputare i contenuti presenti su siti di social news, forum di esperti o forum di assistenza e supporto, come valide informazioni.
I dati strutturati Domande e risposte (FAQ)
Infatti, il ragionamento sembra essere proprio il seguente: poiché spesso le informazioni che gli utenti stanno cercando si trovano su siti in cui gli utenti stessi chiedono e rispondono alle domande degli altri, perché non tenerle in considerazione?
In base a questo ragionamento, Google ha sviluppato un nuovo tipo di risultati multimediali per i siti che offrono domande e risposte. Spesso note come FAQ, Frequently Asked Questions, utili per aiutare gli utenti ad identificare meglio quali risultati di ricerca possano fornire le migliori informazioni alla loro domanda
In pratica Google inizierà a mostrare dei nuovi tipi di risultati all’interno della SERP utilizzando le pagine FAQ idonee, fornendo un’anteprima delle risposte principali.
Questa nuova funzione, sostiene Google, aiuterà i proprietari dei siti a raggiungere gli utenti giusti in base ai loro contenuti e allo stesso tempo aiutare gli utenti a ottenere più rapidamente le informazioni pertinenti alle loro domande.
Come aggiungere dati strutturati
Ma come fare in modo che Google possa indicizzare e utilizzare questo tipo di informazioni? Integrando i dati strutturati relativi a Domande e Risposte.
Una volta integrati i dati strutturati, Google consiglia di testare le pagine con l’apposito strumento test.
Semplice, vero?
Un ultima considerazione relativa a questa nuova integrazione dei dati strutturati Domande e risposte. Personalmente la reputo molto importante in ottica dello sviluppo delle ricerche fatte a voce tramite l’assistente.
Diversamente dalle ricerche effettuate tramite desktop, spesso quando ci rivolgiamo all’assistente non utilizziamo un set di parole chiave, ma pensieri più elaborati.
Faccio un esempio. Se da desktop cercassi la ricetta per preparare una cheesecake, probabilmente sul campo di ricerca del motore digiterò ricetta cheesecake.
A voce, probabilmente, la mia richiesta potrebbe essere Ok Google, qual è la ricetta per una cheesecake? Se poi in quello stesso momento mi sentirò più raffinato, la mia richiesta sarà Ok Google, qual è la ricetta per una cheesecake senza tutti gli ingredienti da preparare in dieci minuti?
Ecco, in questo contesto, il motore saprà dove trovare qualunque tipo di domanda, anche la più complessa ed elaborata, con la migliore risposta possibile.