2020, l’anno dei dati e del Coronavirus

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L’inizio del 2020 è stato caratterizzato da una nuova pandemia nota come COVID-19, una malattia infettiva causata dal Coronavirus scoperto di recente.

A differenza delle precedenti pandemie globali, il COVID-19 sarà ricordato in futuro come la prima pandemia “connessa” in cui i dati sono stati i principali protagonisti. Sin dall’inizio del virus. Ancor prima che il COVID-19 venisse dichiarato pandemia globale dall’OMS, nacquero in tutto il mondo migliaia di siti web dedicati alla pubblicazione e condivisione dei dati di contagio.

L’Organizzazione mondiale della sanità ha annunciato il COVID-19 come pandemia l’11 marzo 2020. Ma abbiamo tracce di questo tipo di siti internet sin dalla fine di gennaio. Un esempio è il sito worldometers.info che crea un’area dedicata ai dati del Coronavirus. 

La condivisione ed elaborazione dei dati sul Covid

Archive.org, attraverso la Wayback Machine, ha raccolto la prima istantanea di https://www.worldometers.info/coronavirus/ lo scorso 29 gennaio 2020 (https://web.archive.org/web/*/https:/ /www.worldometers.info/coronavirus/).

Wayback Machine Preview

The Wayback Machine è un archivio digitale del World Wide Web, fondato da Internet Archive. Si tratta di una biblioteca no profit con sede a San Francisco con lo scopo di raccogliere tutti i dati da tutti i siti web di tutto il mondo. Grazie alla Wayback Machine è possibile dare un’occhiata ai siti web e come erano in passato.

Il sito web più autorevole è la Dashboard sviluppata dalla Johns Hopkins University. Questo sito web ha iniziato a pubblicare la raccolta di dati sul numero di persone contagiate, il numero di morti globali, il numero di persone guarite, i casi giornalieri. Organizzando anche i casi per Paese/Regione/Sovranità da ogni Paese del mondo.

Dashboard dati Johns Hopkins University

Una menzione particolare riguarda i motori di ricerca come Google. Infatti, grazie ai dati raccolti da molte fonti di informazione, hanno sviluppato funzioni e modalità specifiche per organizzare i dati sul Coronavirus per i propri utenti. 

Infine, un’ulteriore menzione all’articolo Chasing John Snow: data analytics in the COVID-19 era. L’autore spiega l’approccio dell’analisi dei dati e come sviluppare un modello di teoria dell’utilità multi-attributo per valutarne l’efficacia. Nel comunicare le caratteristiche chiave che spiegano la diffusione delle malattie infettive a partire da un modello del 1854 quando John Snow catalogò meticolosamente l’epidemia di colera a Londra.

Con il 2021 ormai alle porte, possiamo affermare che il Coronavirus ha rappresentato il Big Bang del Web. Grazie alla potenza delle connessioni internet è stato più facile per una consistente percentuale di persone continuare le proprie opere. I governi di tutto il mondo sono stati in grado di prevedere la curva delle infezioni da COVID-19 e così via prendendo decisioni.

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