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Come anticipato nel precedente articolo Come cambierà la Search Console nel 2019, Google annuncia un’ulteriore implementazione all’interno della Search Console.
Questa volta l’aggiornamento riguarda il metodo di verifica. Come noto, per poter utilizzare gli strumenti dedicati ai Webmaster di Google, meglio noti come Search Console, occorre verificarne il sito.
I metodi utilizzati per la verifica dei siti all’interno della Search Console sono i seguenti:
- File HTML: tramite caricamento di un file fornito dal motore all’interno del server dove ospitato il sito
- Meta-tag: tramite l’inserimento di un frammento di codice all’interno delle pagine web che compongono il sito
- Codice di monitoraggio di Google Analytics: tramite l’utilizzo di un codice di monitoraggio del prodotto dedicato all’analisi del traffico web, Google Analytics.
- Google Tag Manager: come nel caso di Analytics, tramite l’utilizzo di un codice che permetterà ai due prodotti di scambiarsi dati.
Il principale limite di questi metodi di verifica di un sito internet, pero’ era quello di dover verificare ogni singola versione della parte o versione di sito cui si intendeva consultare dati.
Ad esempio, se il sito disponeva della versione principale https + www + nome dominio/versione mobile e si intendeva consultare dati relativi alla versione https + www + nome dominio/versione principale per tenere traccia di eventuali visite, occorreva verificare ogni singola versione del sito. Di fatto, per il motore, si trattava di versioni differenti di siti.
Il tutto si traduceva in evitabile dispendio di risorse, energia ed assenza di attendibilità dei dati raccolti al 100%.
Proprietà a livello di dominio in Search Console
Con l’annuncio dello scorso 3 settembre, il Search Console engineering team annuncia la possibilità di verificare l’intera proprietà di un dominio tramite DNS.
Cosa cambierà dal punto di vista della consultazione dei dati? Che da adesso sarà possibile verificare l’intera proprietà per avere in un unico report tutti i dati delle versioni del sito.
Immaginando l’esempio della proprietà nomeradio.com avente diversi protocolli o versioni di sito, avremo sotto un’unica proprietà le seguenti versioni
- http://nomeradio.com/listen/nomepagina.html
- https://nomeradio.com/listen/nomepagina.html
- http://www.nomeradio.com/listen/nomepagina.html
- http://ecommerce.m.nomeradio.com/nomepagina.html
Per approfondimenti Introducing Auto-DNS verification in the new Search Console