Velocità di riproduzione:
Live streaming. Questa volta l’annuncio rilasciato tramite il blog ufficiale dei Webmaster di Google riguarda i video in diretta.
Non è una novità che BigG dedichi particolare impegno per migliorare l’integrazione dei dati strutturati all’interno dei siti web cercando di sfruttare tutte le opportunità dell’evoluzione del web.
Negli ultimi anni, con la crescita delle connessioni veloci da mobile, è diventato più facile che mai trasmettere video in diretta online. Partendo dagli aggiornamenti delle celebrità a qualunque tipo di evento. Le piattaforme social e di condivisione, inutile dirlo, la fanno da padrona.
Ma in tutta questa offerta, non è sempre facile per il pubblico determinare quali video sono in diretta e quando.
Per rispondere a questo tipo di problema, Google ha introdotto nuovi strumenti per aiutare gli utenti a scoprire i live streaming direttamente tramite i risultati di ricerca e l’Assistente Google. Con i dati strutturati del live streaming e l’API Indexing, e possibile comunicare a Google quando un video è in diretta, in modo tale che lo stesso possa essere visualizzato nei risultati con un apposito badge contenente la dicitura “live”.
Per fare in modo che un sito web che trasmette video in diretta possa essere idoneo e fare in modo che Google possa comprendere i dati provenienti dalle pagine web, occorre integrare i dati strutturati come indicato nella guida Pubblicare video su Google con il markup schema.
Tramite le informazioni fornite attraverso i dati strutturati, sarà possibile contrassegnare i video come trasmissione in diretta e indicare l’ora di inizio e di fine. Inoltre, i dati strutturati di VideoObject sono necessari per comunicare a Google della presenza di un video sulla pagina web dove si trova il video.
Infine, come ultima indicazione, si consiglia di utilizzare le API di indicizzazione (o Indexing API) per richiedere che il sito venga sottoposto a scansione in tempo per il live streaming.